Il Prana 
				     Se tracciamo il numero 8 orizzontalmente 
				(∞) otteniamo una figura con due occhielli uniti al centro. 
				Ora la forma della colonna vertebrale rassomiglia  ad una colonna 
				di numeri 8 posti orizzontalmente uno sopra l'altro. Secondo gli 
				yogi la parte sinistra è chiamata Ida, la destra Pingala, 
				e il canale cavo che corre attraverso il centro della colonna vertebrale 
				è il Sushumma. Dove la spina dorsale finisce nelle vertebre 
				lombari, sorge un filamento sottile, diretto verso il basso, attraverso 
				il quale corre ancora il canale del  Sushumna, ma molto assottigliato. 
				Esso è chiuso all'estremità inferiore, situata presso il cosiddetto 
				plesso sacrale; qui si trova quello che gli yogi chiamano il 
				'Loto di Kundalini', e lo descrivono di forma triangolare. 
				In esso secondo il linguaggio simbolico degli yogi, si trova ravvolto 
				in spirale un potere chiamato Kundalini. Quando Kundalini si sveglia, 
				cerca di aprirsi un passaggio attraverso questo canale cavo; e man 
				mano che sale, passo a passo, la mente si risveglia quasi strato 
				a strato, si apre successivamente a molte differenti visioni e lo 
				yogi acquista meravigliosi poteri. Quando Kundalini raggiunge il 
				cervello, lo yogi diviene perfettamente distaccato dal corpo e dalla 
				mente; la sua anima allora raggiunge la liberazione. 
				     Lo yogi parla di diversi 'Chakra' 
				(ruota) lungo la colonna vertebrale. Con le posizioni, la concentrazione, 
				la respirazione, gli yogi riescono a sottomettere questi centri 
				di energia alla propria volontà, orientando la loro azione. Essi 
				possono 'svegliarli' e dominare così tutte le funzioni dell' organismo, 
				siano esse fisiche o psichiche. Ogni chakra rappresenta un piano 
				di coscienza. I piani più bassi sono quelli degli istinti, il più 
				elevato è quello dello stato della perfezione spirituale.  
				
					
						| I sette più importanti chakra | 
					 
				 
				
					
						| CHAKRA | 
						  PLESSI | 
						  ATTRIBUZIONI | 
					 
					
						Sahasrara 
						Ajna 
						Vishudda 
						Anahata 
						Manipura 
						Swadishtana 
						Muladhara | 
						| cranico 
						| frontale 
						| faringeo 
						| cardiaco 
						| solare 
						| prostatico 
						| sacro | 
						| piano della sopra coscienza 
						| piano della chiaroveggenza 
						| piano della conoscenza intellettuale 
						| piano dell' amore puro 
						| centro di tutte le energie del corpo 
						| sede degli istinti 
						| sede delle energie individuali | 
					 
				 
				 
				 
				 
				 Supponiamo che il ripiano di questo tavolo sia dotato di 
				motilità, e che le molecole di cui è composto si muovano in differenti 
				direzioni; ma se si faranno muovere tutte nella medesima direzione, 
				si otterrà elettricità. L'elettricità si manifesta quando le molecole 
				di un corpo si spostano tutte nella medesima direzione. 
				Il centro nervoso che regola l'apparato respiratorio, cioè la 
				respirazione, ha un'azione di controllo sopra l'intero sistema delle 
				correnti nervose. Da ciò possiamo capire perché si usa praticare 
				una respirazione ritmata. Così si produce  una tendenza di 
				tutte le molecole del  corpo a muoversi nella medesima direzione. 
				Quando la mente, si concentra e si indirizza in un forte volere, 
				le correnti nervose si trasformano in un movimento simile all'elettrícità; 
				perché i nervi hanno la tendenza a polarizzarsi sotto l'azione delle 
				correnti elettriche. di conseguenza quando tutti i movimenti del  
				corpo sono divenuti perfettamente ritmici, il corpo si trasforma 
				in un gigantesco accumulatore di volontà. Ora, è appunto questo 
				tremendo volere che lo yogi vuol raggiungere. Questa è la spiegazione 
				del  pranayama; che tende a produrre un'azione ritmica nel 
				corpo, e ci aiuta, per mezzo del  centro respiratorio, a controllare 
				gli altri centri. Lo scopo del  pranayama è di risvegliare 
				il potere Kundalini , raggomitolato nel Muladhara, e farlo risalire 
				lungo il Sushumma a risvegliare tutti i chakra. 
				 Lo yogi sostiene che noi possiamo mandare la corrente mentale 
				attraverso questo canale cavo senza che nessuna fibra nervosa serva 
				più da filo conduttore.  Il Sushumna, nelle persone comuni 
				è chiuso alla sua estremità inferiore; nessuna corrente vi passa. 
				Lo yogi propone invece degli esercizi per mezzo dei quali è possibile 
				aprirlo e farvi passare attraverso le correnti nervose. 
				 
   Nel chakra Muladhara,  si ammassa l'energia Kundalini, 'la dea 
				raggomitolata '. Dopo un profondo studio o una lunga meditazione, 
				la parte del  corpo dove è situato il centro del  Muladhara 
				- il plesso sacrale - si trova riscaldata. Ora, se questa energia 
				immagazzinata viene svegliata e attivata, e poi fatta passare coscientemente 
				su per il canale del  Sushumna, e sfiora i Chakra, allora la 
				reazione è tremenda, immensamente superiore alla percezione  
				del  sogno o dell'immaginazione fantastica, e immensamente 
				più intensa della percezione sensibile. E' una percezione sovrasensibile. 
				E se raggiunge il centro di tutte le sensazioni, il cervello, il 
				risultato è il pieno soffio della illuminazione, la percezione del 
				Sé. 
   Quando questa forza di Kundalini passa da centro a centro, la mente 
				si apre uno strato dopo l'altro e l'universo viene percepito nella 
				sua forma sottile. Da qui realmente proviene ogni conoscenza. 
				   Così il risveglio di Kundalini è il solo e unico 
				modo di raggiungere la divina saggezza, la percezione supercosciente, 
				la realizzazione dello Spirito. Esso può sopravvenire in vari modi: 
				attraverso l'amore verso Dio, attraverso la grazia dei perfetti 
				saggi, o attraverso il potere della volontà analitica del  
				filosofo. Ovunque ha luogo una qualche manifestazione di ciò che 
				è detto ordinariamente potere sovrannaturale o saggezza, v'è una 
				piccola corrente di Kundalini che ha trovato la sua via verso il 
				Sushumna. 
				   Ogni adorazione religiosa conduce, coscientemente 
				o incoscientemente, a questo risultato. L'uomo che pensa di ricevere 
				una risposta alle sue preghiere ignora che l'adempimento proviene 
				dalla sua propria natura, essendo egli in realtà riuscito, mediante 
				l'atteggiamento mentale della preghiera, a svegliare un frammento 
				dell’infinito potere che giace, raggomitolato, in lui. Così ciò 
				che gli uomini adorano sotto vari nomi, con timore e tribolazione, 
				gli yogi lo spiegano come reale potenza latente in ogni essere. 
				Lo Yoga è la scienza della religione, la razionalità di tutte le 
				adorazioni, di tutte le preghiere, forme, cerimonie, miracoli. 
				 
				 
				 
				
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